Chi siamo

anche-se-foto-23Ieri, oggi e forse, anche domani! 

A distanza di oltre 25 anni dall’inizio della nostra avventura nel mondo della musica ci raccontiamo in poche intense righe.

I nostri progetti artistici hanno toccato vari generi e incontrato l’attenzione di personaggi di grande spessore umano e professionale. Come tutti i grandi “pittori” abbiamo avuto le nostre fasi. C’è stata quella strumentale moderna, quella della musica popolare, quella della musica jazz, quella della musica classica, antica, barocca, contemporanea, quella della musica sacra, corale prima e organistica dopo, quella della musica d’autore o, se volete, della musica leggera, tendente al rock, con testi a volte leggeri, a volte di un certo spessore.

Artisti incontrati in questi anni, tanti e, alcuni, veramente eccezionali. Cicci Santucci, la grande tromba solista della musica da film italiana e jazzista di finissima anima. Con lui abbiamo realizzato il primo disco di musica strumentale e tramite lui siamo entrati in contatto con tutto il mondo romano e nazionale del jazz a partire dalla generazione storica rappresentata da Giorgio RosciglioneAntonello VannucchiGianni SanjustMichele PaveseEddy PalermoEnzo ScoppaGegé Munari oltre a Oscar ValdambriniGianni BassoCarletto LoffredoLino Patruno e Romano Mussolini. Con Romano abbiamo realizzato anche una linea di litografie dedicate al pianoforte e conservate nei nostri archivi come preziosa reliquia. Poi le nuove generazioni con gli Osvaldo MazzeiDario RosciglioneAndrea BeneventanoGianni Di RienzoMassimo D’AvolaFrancesco Santucci, omonimo, e tanti altri.  Clive Riche, indimenticabile interprete di Fregene Beach. Anton Giulio Perugini, ideatore e direttore artistico di imponenti sacre rappresentazioni per voci narranti, solisti, strumenti e coro. Giorgio Spolverini, con cui realizzammo un bellissimo disco di musica barocca di Pietro Alessandro Gugliemi. Guido Cergoli, che giovanissimo fu il pianista di Franz Lehar, e l’operetta. Sara Dilena, dalla voce soave. Emanuela Barazia, soprano sublime. Fabrizio Barchi, il grande direttore di coro, al quale siamo legati da numerosissime collaborazioni discografiche e dalla realizzazione di spettacoli dal vivo insieme ai cori dell’Associazione Musicanova e tanti altri. Insieme a lui, in collaborazione con l’Associazione Vespero e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, realizzammo la rassegna internazionale Corali a Roma nella Basilica del Borromini, Sant’Agnese in Agone a Piazza Navona. Michele Colandrea e la Cappella Musicale di Vallecorsa con i quali abbiamo realizzato un cd dedicato al canto gregoriamo. Marco Lo Muscio, organista irrefrenabile e fecondo compositore che ha portato le sue musiche, edite da noi, in tutto il mondo, suonate da lui e dai più grandi organisti di caratura internazionale. Pietro Rosati e il suo Sant’Agostino. Marco Ferretti e il suo San Francesco. E poi tanti altri grandi interpreti come Giorgio Onorato e Antonella Costanzo, con i quali, insieme al poeta Bartolomeo Rossetti, facemmo un lavoro dedicato a Roma sotto la supervisione del già citato Perugini. Ugo Calise, “The Big Calise”, insieme a Maria Chelli, con la canzone napoletana popolare e d’autore. Angelo Cacciato, che ci raccontò musicalmente la sua Sicilia. La lista potrebbe allungarsi moltissimo e ci scusiamo con tutti quelli che non abbiamo ricordato che sono veramente tanti.

Negl’ultimi anni l’attenzione si è in parte indirizzata anche verso la cosiddetta canzone d’autore. Questo ha dato vita a due nuovi fenomeni musicali: Rossa Tiziano, con la sua ironia sottile e Nero Vivace, con la sua dolcezza brusca.

Dopo questo “revival” veniamo ad oggi: nuovo sito. Il vecchio ci è stato martoriato da un hacker al quale mandiamo molte benedizioni perché, senza il suo intervento, forse non avremmo trovato la spinta per rifare un po’ d’ordine. La musica oggi è in continua trasformazione, qualcuno dice che è in crisi, qualcuno che è finita.

Noi pensiamo che la musica non potrà mai finire. Cambieranno i modi e i termini di utilizzo; cambieranno i risvolti economici e gli affari; cambierà l’organizzazione. Ma la musica, prima di essere un affare, un lavoro, uno sfogo, è emozione. E finché l’uomo avrà bisogno di emozioni, la musica continuerà ad esistere. Buona musica a tutti. E che buon pro vi faccia!!!

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